Siamo stufi del continuo ping-pong fra amministrazione 5 stelle- amministrazione PD al quale ci costringe Salvetti da 5 anni a questa parte e quindi interveniamo sulla questione “Ceschina”solo perché sollecitati da più parti.
Abbiamo appreso con gioia che l’Assessora part-time ai lavori pubblici Silvia Viviani è finalmente riuscita a sciogliere il “difficile” nodo del progetto di riqualificazione del Parco della Ceschina.
Progetto che naturalmente era pronto nel 2019 e già finanziato grazie al lavoro dell’ex Assessore (full-time) Alessandro Aurigi.
Con 1 milione e 800 mila euro di finanziamento della giunta comunale M5S e la gara d’appalto già assegnata, 5 anni fa era praticamente tutto pronto per avviare i lavori e restituire alla città un altro bel pezzo della sua storia: un meraviglioso e grande spazio a due passi dal mare da far invidia a tante altre grandi città marittime.
Ma la Viviani decide di cambiare il progetto: scelta legittima, ma siamo nel 2024, sono passati 5 anni e adesso si dichiara che “ il parco sarà pronto entro fine anno”.
A noi dispiace solo per la città che ha dovuto attendere altri lunghi anni per avere accesso ad un luogo così prezioso.
Nei dettagli della questione poi l’Assessora Fiorentina ha deciso di togliere il chiosco e i giochini (inclusivi): scelta anche questa legittima, ma non ben comprensibile. Dava tanta noia un chioschino come c’è in Villa Fabricotti o nel Parco Centro Città?
I giochini inclusivi sottraggono prezioso terreno permeabile al pari di un “Cubone” in un’area verde alla Scopaia o di un ospedale nel Parterre?
Con la definizione di “parco della biodiversità” ci pare che la Viviani voglia attuare il solito imbarazzante greenwashing caro al Pd, mentre si cementifica e si consuma il suolo nelle poche aree verdi residue rimaste in città.
Ma forse siamo noi che ci sbagliamo a toccare la grande assessora fiorentina, colpevoli forse solo del reato di lesa maestà...
Un’ultima cosa vogliamo dire prima di lasciare spazio alla sua ira funesta: per il torrino della Ceschina la giunta M5S aveva stanziato 300 mila euro nel 2019. Non utilizzati dalla giunta Salvetti con conseguente crollo del torrino stesso.
Adesso, per recuperare il danno, di euro ce ne vogliono non più 300 mila ma 500 mila: 200 mila euro di maggiori costi rispetto al 2019.
Chi paga? La Viviani? Salvetti? No. I livornesi.
Foto: Livornotoday
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