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GLI SFONDONI DI SALVETTI SUL BILANCIO


Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco ci ha lasciato a bocca aperta per alcuni clamorosi “sfondoni” sul bilancio, indicatori palesi di inesperienza che rasenta una arrogante inadeguatezza, nelle materie più importanti e delicate delle quali la politica dovrebbe occuparsi: la gestione dei soldi dei cittadini. E il bello è che c’è ancora qualcuno all’interno del PD che vorrebbe Salvetti ri-candidato alla carica di sindaco.


Il nostro attuale primo cittadino ha provato a dire che i 2,3 milioni di euro spesi per l’ippodromo erano risorse di “avanzo vincolato”. Se fosse stato così, sarebbero stati soldi destinati negli anni precedenti proprio per l’ippodromo, poi non spesi nell’anno di bilancio in cui erano stati stanziati (e quindi andati poi in avanzo vincolato), oppure che ci sarebbe stato un finanziamento dall’esterno di pari importo proprio per la stessa struttura che, allo stesso modo, non era stato speso nella prima annualità di riferimento.

Niente di tutto questo naturalmente risulta vero: i famosi 2,3 milioni di euro sono stati presi non dall’”avanzo vincolato” (cioè soldi che dovevano ormai essere spesi solo per quell’intervento), ma dall’”avanzo destinato ad investimenti”, cioè da risorse che potevano essere gestite per finanziare qualsivoglia spesa di investimento: scuole, strade, ristrutturazioni di immobili comunali, case popolari, impianti sportivi, fognature, piste ciclabili, ecc ecc….

Vi viene per caso in mente qualche altra possibile priorità di investimento in un momento di pandemia? A noi sì: ci era venuto in mente che poteva essere necessario investire queste risorse nelle strutture scolastiche per fronteggiare al meglio anni scolastici difficilissimi, in mezzo ad una pandemia mondiale. Bene, in consiglio comunale siamo stati ridicolizzati dal sindaco perché abbiamo espresso a suo tempo questo concetto. Siamo stati derisi, con l’utilizzo di armi come falsità ed incompetenza, per tentare di giustificare scelte poco lungimiranti che alla lunga si riveleranno del tutto fallimentari. Salvetti ha provato poi a correggersi parlando di “avanzo dedicato”: peccato che questa definizione non esista nelle normative attuali. Ha provato infine a buttarla in caciara dando numeri che, con metafore calcistiche, dimostrerebbero che la sua amministrazione avrebbe “vinto 2 a 0” quanto ad impegni di spesa su sociale e scuola, rispetto alla precedente. Peccato per lui che attendiamo ancora sontuosi tagli di nastro per progetti come Chiccaia e per le scuole di via Coltellini e Via Bois, progettate e finanziate integralmente per oltre 8 milioni di euro durante l’amministrazione 5 stelle. Su questi temi il sindaco continua quindi a fare clamorosi autogol.


Quanto alla manovra da 10 milioni di euro di utilizzo del nuovo avanzo libero, sappiate che 1,5 milioni sono serviti per evitare di aumentare la Tari perché i costi del servizio di Aamps stanno lievitando alle stelle e sul 2023 e 2024 per ora, per evitare futuri aumenti Tari, si taglia anche su scuola e sociale. Vedrete che, con questi chiari di luna, fra poco arriverà qualche esponente del PD che ci dirà che non sarà possibile spegnere l’inceneritore del Picchianti, perché i “numeri non lo consentono” o perché magari è stata #colpadiNogarin perché si doveva spegnere prima, in mezzo ad un concordato che è servito a pagare 42 milioni di euro di debiti delle precedenti gestioni Pd.

Che dire poi degli 800 mila euro di avanzo libero spesi in eventi organizzati dal LEM? Basti solo pensare che, nella stessa manovra, se ne stanziano meno di 400 mila in manutenzioni del patrimonio comunale.

Non sorprendetevi poi se vedete la città nel degrado. Sarà “colpa dei numeri”, non certo di Salvetti.

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