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Di fronte allo spregio per la democrazia, ricorriamo al TAR




Interveniamo per prendere posizione rispetto alla grave forzatura portata avanti dal Pd livornese che ha impedito il regolare svolgimento della discussione sul Piano operativo nel Consiglio comunale, chiaramente normata dal Regolamento consiliare, impedendo ai consiglieri di fare dichiarazioni di 3 minuti su ogni emendamento presentato alla delibera in discussione.

Un atteggiamento autoritario ed arrogante quello del partito di maggioranza, il quale aveva già impedito precedentemente al gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle livornese di illustrare tutti i 200 emendamenti presentati, per poi provare a trovare un impossibile accordo con le opposizioni su una violazione del regolamento.

Questo ha portato ad una reazione scomposta da parte di due consiglieri del centrodestra che hanno occupato i banchi della presidenza del consiglio comunale. Come M5S non condividiamo questa azione ed infatti i nostri consiglieri non hanno seguito quelli del centrodestra in quella forma di protesta.


Respingiamo al mittente quindi le accuse di chi, per coprire le proprie figuracce istituzionali, vorrebbe associare la nostra posizione politica a forze di destra che niente hanno a che fare con noi.


Non era possibile però legittimare una palese violazione del regolamento comunale e quindi il Movimento 5 Stelle ha deciso di uscire dall’aula assieme a tutte le altre opposizioni, recandosi dal Prefetto per chiedere un suo parere su quanto stava accadendo. Se tutte le opposizioni, da Potere al Popolo a Fratelli d’Italia, hanno ritenuto opportuno chiedere il rispetto delle regole democratiche, la maggioranza PD si dovrebbe forse porre qualche domanda.


Ad ogni modo, visto come si è svolta la vicenda, saremo costretti, per la seconda volta in questa consiliatura livornese, a ricorrere al TAR.


C’è da sottolineare che, nonostante la forzatura e il mancato rispetto delle regole che ha generato il caos in Consiglio comunale, la maggioranza PD non sarà in grado di arrivare ad approvare in via definitiva né il Piano Operativo, né il Piano Strutturale.


Ma la cosa più grave di tutte secondo noi è il fatto che, con queste azioni antidemocratiche, seguite da brutti spettacoli, si distolga l’attenzione dei cittadini dalla cosa più importante, cioè che i piani urbanistici previsti dalla maggioranza prevederebbero oltre 43 ettari di nuove edificazioni nel nostro territorio, con un livello di consumo del suolo intollerabile.

Scelte politiche che purtroppo fanno il paio con i ripetuti attacchi perpetrati anche in Consiglio regionale a danno della Legge Marson: una legge avanzatissima contro il consumo del suolo che, come M5S, abbiamo sempre voluto tutelare.


Proteggendo il suolo e salvaguardando la democrazia proteggiamo noi stessi e i nostri concittadini.


Andrea Quartini- deputato M5S, Irene Galletti- Coordinatrice M5S per la Regione Toscana e Capogruppo in Consiglio regionale, Mario Settino-Coordinatore M5S per la Provincia di Livorno, Stella Sorgente-Capogruppo M5S in Consiglio comunale, Alessandra Rossi-Rappresentante Gruppo territoriale M5S Livorno

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