Assieme alla nostra candidata sindaca Valentina Barale eravamo presenti ieri mattina ad un incontro con alcuni commercianti di Via Grande esasperati dalla successione di furti ed episodi violenti che si susseguono ormai da mesi nella via centrale della città, nella quale ormai non c’è più pace: né per i lavoratori e le lavoratrici nei negozi, né per gli imprenditori, né per tutti quei cittadini che normalmente passano di lì per fare acquisti, prendere un caffè o semplicemente godersi una passeggiata in centro.
Ci è stata rappresentata una situazione in cui le commesse di molti negozi si barricano dentro per paura di essere vittime loro stesse di aggressioni e atti violenti e hanno paura ad uscire la sera, all’orario di chiusura delle saracinesche. Purtroppo infatti il problema della sicurezza è statisticamente più sentito dalla donne, che hanno maggiormente paura per la propria incolumità fisica. E qui non si tratta certo di sola “percezione”, ma di fatti reali che sono sotto gli occhi di tutti.
A fronte di tutto questo i cittadini si sentono lasciati soli dalle istituzioni e quindi l’idea di ieri mattina è stata quella di scrivere, mediante l’associazione di categoria Confcommercio, una richiesta di incontro a Prefetto, Questore e Sindaco.
Sindaco che evidentemente, subito dopo aver ricevuto questa lettera, si è precipitato in Via Grande, provando a “sedare” il malcontento.
Appena è andato via, verso le 15,30 si è sviluppata una violenta rissa di fronte al bar Dollino dove alcuni uomini si sono trovati a prendersi a seggiolate ed è spuntata anche una catena. In pieno giorno e in pieno centro.
La nostra consigliera Stella Sorgente, appena uscita da una commissione consiliare in comune, è tornata nuovamente sul posto e dopo poco è arrivato il sindaco che si è lanciato in una affermazione sconcertante: “Mi suona strano che questi fatti avvengano sempre qui”. Affermazione che ha ripetuto più volte, di fronte al titolare dello stesso bar e degli altri commercianti increduli.
Come a volte fa quando è in difficoltà, Salvetti si affida al complottismo, gettando ombre su quelli che ritiene “avversari” anziché cittadini che segnalano problemi reali della città.
Successivamente, per tentare di coprire la figuraccia appena fatta si è lanciato in una altisonante affermazione al quotidiano Nazione: “Via da Livorno chi non rispetta le regole!”
Questa sì che è una frase che “suona strana” da parte di un sindaco e una maggioranza che in cinque anni hanno abbandonato il centro affinché diventasse terra di nessuno, che assume agenti di polizia municipale ma ne manda pochi in strada a fare quello che dovrebbe essere un normale presidio del territorio e quei pochi che vediamo lavorano con ridicoli incentivi da parte dell’amministrazione. Parole per niente credibili da parte di un sindaco che ha sempre volentieri delegato ad altri tutta la partita della sicurezza urbana.
Per noi questo tema sarà al centro del programma elettorale, con vigili di quartiere adeguatamente incentivati. Svilupperemo una vera e propria economia della sicurezza con politiche che premino chi investe nelle zone più critiche della città perché le luci dei negozi e le saracinesche aperte sono garanzia di sicurezza, economia sana e qualità della vita della nostra città.
Foto Il Telegrafo
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