Presentati 200 emendamenti al Piano Operativo per proteggere il nostro territorio.
$alvetti, Viviani e il PD vorrebbero occupare con nuovo cemento ogni metro quadro di suolo permeabile del nostro Comune. Per questo abbiamo presentato 200 emendamenti con i quali chiediamo di fermare la messa a sacco della città.
Dalle colate di cemento al Nuovo Centro, in virtù di convenzioni risalenti a 12/13 anni fa e che potrebbero essere riviste, all’insediamento industriale a Vallin Buio, riesumato dalle amministrazioni Cosimi, fino al Cubone e a tanto nuovo residenziale, commerciale e turistico/ricettivo fra Montenero, Antignano e Quercianella.
Nuove costruzioni che si andrebbero ad insediare anche in zone ad alta pericolosità idraulica e pure al Nuovo Centro, laddove anche il Comitato Alluvionati aveva chiesto una moratoria che fermasse i nuovi insediamenti urbanistici almeno fino a che non siano terminati tutti i lavori di messa in sicurezza non ancora ultimati e non si sia chiarito il reale dimensionamento e la funzionalità delle casse di espansione del Rio Maggiore, sulle quali è stato presentato un esposto da parte loro.
Vi ricordate poi il progetto per nuovi impianti sportivi con piscina (per corsi di formazione nautica) all’Arena Astra fortemente richiesti da una società capitanata da una dirigente di Fratelli d’Italia e riportati puntualmente nel Piano Operativo?
Dopo la nostra conferenza stampa in merito, fatta per segnalare un potenziale conflitto di interessi all’interno del Piano Operativo, $alvetti si è accorto forse di aver esagerato con i “dettagli tecnici” ed ha accolto una osservazione del Movimento 5 Stelle, togliendo il termine “piscina” per lasciare spazio al più generico “impianti sportivi”. Nella scheda del Piano operativo, che è stata modificata seguendo le nostre osservazioni, si afferma però che il termine “piscina” era solo un “refuso”.
Dopo una minaccia di querela dall’ex segretario di Fratelli d’Italia e la risposta piccata di $alvetti, non solo non ci è giunta alcuna querela, ma $alvetti ci ha dato pure ragione. Abbiamo comunque presentato emendamenti anche per correggere la scheda sull’Arena Astra perché i refusi (quelli veri) erano rimasti.
Abbiamo anche proposto una serie di emendamenti per evitare che volumi residenziali previsti al Nuovo Centro vengano scaricati su Via Irlanda e Via Inghilterra, mangiando ulteriori aree verdi. Dopo la vergognosa vicenda del Cubone, riversare altro cemento sul quartiere Scopaia è inaccettabile: quel quartiere non deve essere la discarica delle operazioni immobiliari fallite dei soliti noti!
Così come è stato ribadito che non sia assolutamente accettabile che in un’area come quella del Cisternino/Pian di Rota, estremamente sensibile dal punto di vista del rischio idraulico, si pensi a sviluppare una nuova zona produttiva di aziende dal “maggior impatto ambientale” in barba al principio di precauzione e alla tanto decantata sostenità ambientale.
E viene spontaneo chiedersi a quali aziende dal “maggior impatto ambientale” l’amministrazione stia pensando, quesito che al momento resta senza risposta.
La battaglia in Consiglio comunale si annuncia lunga e difficile ma, come sempre, lotteremo affinché si eviti un devastante scempio del nostro territorio.
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