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- $ TANTO I VAINI NON SONO MICA SUA $
Appare evidente come la maggioranza composta dal PD, Futuro!, Casa Livorno, Articolo Uno non comprenda la difficile situazione economico-sociale che la nostra città sta vivendo. Il Responsabile Cultura PD Unione Comunale di Livorno, nominato dal sindaco direttore artistico del Mascagni Festival - Marco Voleri - ha visto aumentare il suo compenso da 20 mila a 30 mila euro per anno. Un +33% da complimenti, che i cittadini livornesi che pagano le tasse saranno contenti di riconoscergli. I € 20.000 euro annui iniziali erano evidentemente pochissimi per un festival che realizzava 5 spettacoli, riconoscendogli € 4.000 di direzione artistica a spettacolo (?!?!?!!), mentre l’ultima edizione avrebbe realizzato ben 28 date, inclusi tour internazionali. Non mettendo in discussione la professionalità del Responsabile Cultura PD Unione Comunale di Livorno e direttore artistico del Mascagni Festival - Marco Voleri - rappresentiamo però che il vicino Festival Puccini a Torre del Lago offre 4 titoli del repertorio pucciniano per 13 serate d’opera, 2 opere contemporanee, 4 nuove commissioni, 2 concerti sinfonici e numerose proposte di spettacolo diffuse sul territorio. Il suo direttore artistico - Giorgio Battistelli - riceve un compenso di 45 mila euro annui. Il direttore Giorgio Battistelli, "Si tiene accuratamente lontano da parrocchie e consorterie d’ogni tipo" http://www.giorgiobattistelli.it/profilo/ , riesce a ottenere per il Festival Puccini oltre 500 mila euro annui di Fus dal Ministero della Cultura. Il direttore Marco Voleri ha una storia personale molto diversa e riuscirà a ricevere per il Mascagni Festival, forse, 30 mila euro annui di Fus dal Ministero della Cultura. Chiediamo al sindaco di scendere sul pianeta terra, e ai suoi assessori e incaricati scelti per la luce negli occhi e per il feeling, di valutare attorno a loro la situazione in cui versa la nostra città. Il sindaco Salvetti e l'assessore al bilancio Ferroni sanno che troveranno nel M5S Livorno il baluardo del rigoroso controllo di come spendono i soldi dei cittadini livornesi, da sempre. Ne riparleremo con i bilanci di previsione e i rendiconti della Fondazione Goldoni su cui impatteranno i costi del caro energia. Le parole d’ordine a Livorno, in questo momento storico, dovrebbero essere prudenza, sobrietà e adeguatezza. Invece, sembra che l'approccio sia "tanto i vaini non sono mica sua"...
- PARTECIPAZIONE VS “VOLONTÀ DI DISTURBARE IL MANOVRATORE”
Il M5S Livorno ha sempre adottato come linea politica la volontà che noi cittadini livornesi fossimo protagonisti delle scelte che ci riguardano. Specialmente su come impiegare i soldi delle nostre tasse. Per questo ci siamo spesi per inserire nello Statuo Comunale il referendum propositivo. Ecco perché non ci piace chi si sente nel ruolo di "manovratore". Condividiamo pienamente il pensiero del COMITATO PER IL REFERENDUM SU OSPEDALE E PARCO PERTINI. "La frettolosa ed improvvisa (per la città) localizzazione nel 2020 del nuovo ospedale, inoltre, sembra non essere sostenuta da seri studi preliminari. Se è vero ciò che la Stampa ha scritto in questi ultimi tempi rispetto alle preoccupazioni, ad esempio, per la presenza del Torrente Riseccoli (oggetto e causa di rischio idraulico, come confermato dalla stessa Amministrazione comunale) e per la questione del traffico. É apparso chiaro fin dall’inizio che uno degli obiettivi era spostare la nuova struttura ospedaliera fuori dall’area prevista (cioè nella attuale area ospedaliera al posto di alcune strutture esistenti, con funzioni di servizio o a un paio di padiglioni recenti, come già fatto con la piastra ). Perché smantellare l’attuale ospedale, la cui tipologia a padiglioni è ritenuta una delle più efficaci soluzioni in caso di pandemia, anziché completare la ristrutturazione e ammodernarlo, aggiungendo il nuovo blocco di cura intensiva? E perché non utilizzare così i finanziamenti previsti per il 2023 per il nuovo ospedale dal Piano Sanitario Regionale? Ci sarebbero il tempo e gli strumenti. Perché togliere un pezzo di parco per trasferirlo al posto dei padiglioni che si vogliono demolire per costruire la nuova struttura al posto del pezzo di parco? Sembra tanto il gioco delle tre carte…tanto vale lasciare gli alberi al loro posto e fare il monoblocco in sostituzione dei padiglioni abbattuti… Continuiamo a chiederci il perché di questo scambio incomprensibile e chi ne tragga vantaggio; certamente non i cittadini livornesi che si troverebbero senza un ospedale potenzialmente di 900 /1000 posti letto, con un ospedalino nuovo di 450 / 500 posti letto; con un parco in meno e con in piu’ una spesa ingente per demolire quasi metà dell’attuale ospedale per piantare alberi in sostituzione (!??!? ) di quelli abbattuti Ma che senso ha ? Da queste ed altre motivazioni, di fronte all’atteggiamento di chiusura della Amministrazione Comunale, si è deciso di proporre i due referendum, nel pieno rispetto di ciò che prevede lo Statuto Comunale del Comune di Livorno, e nella convinzione che siano importanti strumenti di democrazia, che chiamano la cittadinanza a decidere su un progetto di trasformazione del tessuto cittadino, che inciderà profondamente anche sul diritto alla salute di ciascuno e ciascuna di noi. Il comitato referendario è a disposizione per qualsiasi chiarimento ulteriore sulle motivazioni della sue scelte e sulle criticità che ha rilevato nel percorso fin qui compiuto dalla Amministrazione”.
- LIBERA CAMICI NON PERVENUTA: CHE FINE HA FATTO IL SETTEMBRE PEDAGOGICO?
La prima campanella è suonata tre settimane fa, ma non c’è ancora traccia del Settembre Pedagogico. Ne chiediamo conto alla Vicesindaca Libera Camici. Nato su iniziativa dell’ANCI nel 2004, il “Settembre pedagogico” veniva proposto ogni anno dal Comune di Livorno come un importante insieme di iniziative, incontri e riflessioni rivolti ai bambini e alle bambine, ai genitori, agli insegnanti. Non comprendiamo per quale motivo quest’anno non sia stata presentata questa iniziativa: non verrà realizzata? Partirà in ritardo? L’amministrazione comunale sostenuta dal PD, Futuro!, Casa Livorno e Articolo Uno non dà segni di vita in questo senso. Il sindaco Salvetti scelse i suoi assessori sulla base del feeling, della luce negli occhi…forse ha paura di confrontarsi sulle questioni ancora irrisolte dopo l’istituzione degli istituti comprensivi, come quelle denunciate oggi sulla stampa dal comitato “Stop comprensivi”? Ad ogni modo il M5S presenterà una interpellanza in Consiglio per capire se avremo almeno un “Ottobre pedagogico”, oppure se per parlare di scuola con la Vicesindaca Libera Camici dovremo attendere (forse) il prossimo anno scolastico.
- GRAZIE A TUTTI!!!
Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dal MoVimento 5 Stelle a livello nazionale e locale. Abbiamo dato il massimo e lo abbiamo fatto assieme ai nostri gruppi locali e grazie alla grande credibilità del nostro Presidente Giuseppe Conte. Con il 14,9% dei voti, il M5S in Provincia di Livorno ottiene il migliore risultato a livello regionale. Nel Comune di Livorno abbiamo raggiunto il 16,66%, un dato sopra alla media nazionale: una conferma che il lavoro svolto negli ultimi 3 anni di opposizione in consiglio comunale da Stella Sorgente, Luca Vecce e Lucia Grassi è stato apprezzato e riconosciuto dai nostri concittadini. Complimenti a Riccardo Ricciardi, ad Andrea Quartini e a Ettore Licheri che sono stati eletti in Toscana: tre persone di grande valore che sapranno rappresentare al meglio in parlamento il nostro meraviglioso territorio. Grazie a tutti gli attivisti, ai mitici rappresentanti di lista, allo staff locale e regionale che hanno supportato la nostra candidata Stella Sorgente in tutto e per tutto. E grazie a Stella Sorgente che si è spesa, come solo lei sa fare, in questa breve ma intensa e difficile campagna elettorale. Ricominciamo da Livorno e da questo bel risultato che ci dice che siamo #dallapartegiusta
- UNA FIRMA PER IL PROTOCOLLO RIFIUTI ZERO E PER DEGLI IMPEGNI COMUNI
Stasera Stella Sorgente - Candidata alla Camera parteciperà all'incontro organizzato da Zero Waste Italy dove verrà presentato un protocollo d'intesa di tutela ambientale ai candidati alla Camera e al Senato della Repubblica del nostro territorio. Il MoVimento 5 Stelle è sempre stato in prima linea per la tutela ambientale e per la diffusione delle buone pratiche di gestione dei rifiuti, sia a livello locale che nazionale. Pertanto non avrà certo difficoltà a condividere le giuste osservazioni e richieste contenute nel protocollo d'intesa. Vorremmo dare ancora più concretezza alle lodevoli proposte contenute nel protocollo che Stella Sorgente firmerà, proponendo al Presidente Rossano Ercolini un impegno reciproco di fattiva collaborazione su alcune nostre iniziative e proposte che riguardano dinamiche nazionali ma anche locali. Il problema principale dei rifiuti è a monte e non a valle, come la maggior parte delle persone pensano. Puó apparire infatti talvolta riduttivo limitarsi soltanto al doveroso scontro tra inceneritori si/inceneritori no, discariche si/discariche no, perché il problema principale è ciò che i produttori immettono sul mercato. Se continuano a propinarci materiali e oggetti non riusabili o riciclabili è chiaro che l'obiettivo “Rifiuti Zero” non lo raggiungeremo mai. Occorre quindi fare dei decreti ad hoc che incentivino i produttori che immettono sul mercato oggetti recuperabili e che disincentivino pesantemente chi continua ad immettere sul mercato materiali che sono di fatto già rifiuti non recuperabili. Nel protocollo si parla di “Vuoto a Rendere”: questo per noi è un mantra da cui partire perchè non solo questa cosa è presente all'interno del nostro programma elettorale, ma abbiamo già individuato il sistema più idoneo per estendere a tutto il territorio nazionale questa pratica che rivoluzionerà la raccolta dei rifiuti riducendo drasticamente l'abbandono degli imballaggi ma anche i costi a carico dei cittadini. Il sistema che abbiamo individuato si chiama DRS (Deposit return system), già peraltro utilizzato da alcuni paesi Europei con ottimi risultati. In pratica è un sistema che prevede un deposito cauzionale sull'acquisto di alcuni imballaggi (bottiglie di Plastica, Vetro e lattine intanto per cominciare), cauzione che verrà poi restituita al consumatore al momento della restituzione del rifiuto. Quindi vorremmo che nel protocollo venisse inserito esplicitamente questo sistema da noi proposto e che cercheremo di far introdurre a livello nazionale. Vale la pena di ricordare che il Movimento 5 Stelle è stata l'unica forza politica che si è opposta con forza e tenacia contro la costruzione di un Mega inceneritore a Roma: è stato uno dei motivi che ha spinto il Movimento a non votare il DL Aiuti in cui scorrettamente il PD aveva inserito questo nuovo impianto. Non siamo contrari agli inceneritori per mera ideologia, ma perchè siamo fermamente convinti che manchi completamente tutta l'impiantistica intermedia tra la raccolta e lo smaltimento finale del rifiuto, impiantistica che permette di ridurre ai minimi termini la frazione non riciclabile. Per noi questi impianti sono i TMBE, trattamenti meccanici e biologici evoluti (vere e proprie fabbriche di materiali e prodotti) che, attraverso dei processi finali di accurata selezione e granulazione del famoso “fine nastro”, riescono a produrre materia prima seconda per creare successivamente oggetti e manufatti, un mercato che noi vorremmo incentivare con appositi decreti attuativi ad hoc. Anche in questo caso vorremmo chiedere al presidente Ercolini di poter specificare la realizzazione di questo tipo di impiantistica all'interno del protocollo. Riguardo alle tematiche locali, occorre trovare il giusto mix tra salvaguardia ambientale e posti di lavoro. Volendo dare per scontato che l’attuale amministrazione intenda portare a compimento lo spegnimento dell’inceneritore del Picchianti, crediamo però che la giunta non abbia fornito una concreta “alternativa” impiantistica alla città che possa ridurre ai minimi termini il rifiuto indifferenziato che dovremo mandare a smaltire altrove. Mi voglio soffermare quindi sulla Raffineria di Livorno e sulle necessarie bonifiche da fare perlomeno su una buona parte di quell'area. Ecco, all'interno del protocollo dobbiamo evidenziare la voce bonifiche e il ripristino ambientale, che garantiscono posti di lavoro. Anche in questo caso per noi è intollerabile pensare alla costruzione di un mega inceneritore o gassificatore che dir si voglia: noi proponiamo gli “eFuel”, tecnologia di carburanti sintetici prodotti da un processo di miscelazione tra l'idrogeno ricavato dall'acqua e la Co2 prelevata dall'aria, alimentato da fonti rinnovabili come l'eolico e il fotovoltaico. Per noi è questo il futuro della raffineria ed è questo il modo di coniugare al meglio la necessità di lavoro con la tutela ambientale. Anche in questo caso vorrei che “Zero Waste Italy” ci accompagnasse e sostenesse in questo tipo di percorso. Quindi confermo la mia presenza all’incontro stasera, in cui mi aspetto reciproci impegni comuni sulla concreta salvaguardia ambientale del nostro territorio che ne ha un grande bisogno. #dallapartegiusta
- CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Siete tutti invitati venerdì 23 settembre alle ore 18,00 in Piazza Guerrazzi per la chiusura della campagna elettorale. Sarà un comizio d’amore per la nostra città e per il territorio della provincia di #Livorno che merita tanta attenzione e cura da parte della politica. Alle 19,30 ci spostiamo poi in Piazza XX Settembre per un brindisi e, a seguire, facciamo festa fino a mezzanotte, quando scatterà il silenzio elettorale.
- SCUOLA E BENESSERE
Sabato sera 17 settembre alle 21,15 in Piazza XX Settembre parleremo di scuola con Luigi Gallo, vicepresidente del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati ed Ex Presidente della Commissione Istruzione della Camera e con Stella Sorgente candidata alla Camera Plurinominale 02 - Toscana e Uninominale Livorno e Provincia. Siete tutti invitati!
- SABATO 10 SETTEMBRE GIUSEPPE CONTE IN TOSCANA, ECCO DOVE SARÀ
#Livorno, #Viareggio e #Firenze: sono queste le tappe della visita di Giuseppe Conte in Toscana. Il presidente del Movimento5Stelle sarà in mezzo ai cittadini tra mercati, piazze e luoghi altamente simbolici, accompagnato dal vicepresidente Riccardo Ricciardi, dalla Senatrice Laura Bottici, da Stella Sorgente e dalla squadra dei candidati toscani alle prossime elezioni politiche. Il primo appuntamento sarà alle 11 al mercato centrale di Livorno per ascoltare e raccogliere le istanze di cittadini e commercianti. Alle 15.00, insieme all’ex ministro di Giustizia Alfonso Bonafede, Conte sarà a Viareggio presso il Murales BINAR10 in via Ponchielli. L’ultima tappa sarà a Firenze, in piazza Annigoni dove a partire dalle 17.30 il leader del MoVimento 5 Stelle incontrerà associazioni, comitati studenteschi e cittadini: la visita nel capoluogo toscano si concluderà in Piazza Sant’Ambrogio. #dallapartegiusta
- CARO BOLLETTE-AZIENDE IN FALLIMENTO, RISCHIO ECATOMBE
COMUNICATO STAMPA Caro bollette - Aziende in fallimento, rischio ecatombe Sorgente (M5S): “Energy Recovery Fund, tetto al prezzo del gas e tassare gli extraprofitti miliardari delle multinazionali. Per colpa di Draghi mancano 9 miliardi all’appello”. Il grido di allarme delle imprese livornesi di fronte all’aumento continuo del costo del gas e dell’elettricità preoccupa sempre più. Troppe le attività che stanno andando incontro al fallimento. Si rischia un’ecatombe. Propone una soluzione la candidata livornese M5S alla Camera Stella Sorgente. «Come Movimento 5 Stelle - spiega - proponiamo 3 strade: tetto al prezzo del gas e tassazione degli extraprofitti, ma prima di tutto un rapido scostamento di bilancio per ridare ossigeno ad attività e famiglie ormai sull’orlo del baratro economico. Questa è un’emergenza nazionale e va gestita come tale, perché se è vero che fare uno scostamento di bilancio significa fare altro debito, è altrettanto vero che questa emergenza va gestita finanziariamente come abbiamo fatto con la pandemia, concordando subito con l’Europa una diversa contabilizzazione di questo nuovo debito: un Energy Recovery Fund». Relativamente al tema degli extraprofitti, secondo Sorgente «a dover essere tassate non possono essere solo le aziende che producono energia, ma tutte quelle che hanno creato speculazione (e non surplus) durante il periodo pandemico, soprattutto il comparto farmaceutico e assicurativo. Il Governo Draghi ha scritto una norma in tal senso, ma solo relativa al settore dell’energia, recuperando solo 1 miliardo dei 10 previsti. Quindi mancano all’appello ben 9 miliardi». Relativamente poi al tema energia, «sono almeno 7/8 anni - fa notare Sorgente - che proponiamo un Piano Energetico Nazionale, di sganciarci dalle fonti fossili per superare la dipendenza energetica, di investire in energie rinnovabili che tutelino ambiente e posti di lavoro. Siamo convinti che anche gli enti locali possano contribuire a sostenere famiglie ed imprese, laddove i loro bilanci lo consentano. Il Comune di Livorno, ad esempio, aveva a disposizione un tesoretto di 10 milioni di euro di avanzo libero a disposizione. Di questi, 3 milioni sono serviti per i maggiori costi dell'energia per gli immobili comunali, altre risorse per scongiurare aumenti Tari e il pagamento della prima lettera auto. Ma allo stesso tempo è stato speso oltre 1 milione di euro in eventi gestiti dal LEM con ricadute spesso parziali sul territorio e solo limitate ad alcuni settori commerciali. Bisognava avere una visione di più lungo periodo: invece di investire sull' “estate più lunga del mondo” sarebbe stato meglio risparmiare risorse per scongiurare l' “inverno più freddo di sempre”». «Nonostante la grave crisi - conclude -, alle imprese sono arrivate le briciole e Draghi invece di agire non ha fatto che rinviare, nonostante il problema fosse già chiaro da tempo, segnalato dal Presidente Conte a Draghi stesso già 6 mesi fa. Ora basta. Non si può più rimandare».
- A sostegno del richiamo del Comitato alluvionati
Condivido pienamente quanto dichiarato sulla stampa dal Comitato alluvionati sull’importanza di richiamare l’attenzione sugli interventi post alluvione. Sul tema, contrariamente a quanto fatto da altre forze politiche, il M5S ha provato a condividere atti in Consiglio comunale che potessero essere sottoscritti e votati da tutti. È il caso della mozione citata dal Comitato stesso, la n. 22 del gennaio 2020, a mia prima firma e votata all’unanimità dal Consiglio comunale. Come ha denunciato il Comitato, a due anni e mezzo di distanza, purtroppo questa mozione non è ancora stata attuata. Nello specifico la mozione prevedeva una serie di richieste e di azioni fondamentali: Innanzitutto reperire dal Consorzio di Bonifica il cronoprogramma degli interventi di pulizia dei fiumi e di controllo delle zone adiacenti. Non ci risulta che questo sia stato fatto. Chiedevo poi un piano dettagliato di manutenzione e controllo ciclico per i tratti “tombati” cittadini (Rio Maggiore, Rio Felciaio, ecc.) in attesa dei lavori di stombamento. I lavori sul Rio Maggiore sono partiti, ma non ci risulta che il monitoraggio e il controllo siano stati effettuati. Chiedevo uno spazio web sul sito del Comune per informare i cittadini sui progetti finanziati e in fase di esecuzione. Neanche questo ci risulta fatto. Chiedevo di fornire il supporto necessario, in sinergia con la Regione, per definire l’equipaggiamento tecnologico più idoneo per la prevenzione e gestione degli eventi di rischio, da integrare nella rete di monitoraggio meteorologico regionale. Come dichiarato dallo stesso comitato, l’accordo formale di passaggio alla gestione regionale delle due Stazioni Meteo (Corbolone e Gabbro), donate dal Comitato al territorio livornese a fine 2021, non è ancora operativo. Su questo si sono mosse anche le nostre consigliere regionali Galletti e Noferi, ma niente da fare. Chiedevo poi una rendicontazione trimestrale al Consiglio Comunale, ma nessuna nota è stata ricevuta dai consiglieri. Impegnavo, infine, il Consiglio a promuovere sopralluoghi periodici con i Presidenti dei comitati nei cantieri. Alcuni sopralluoghi sono stati effettuati, ma i comitati sono stati convocati una sola volta in due anni e mezzo. Mi dispiace dover segnalare che, anche in questo caso, atti votati all’unanimità da tutte le forze politiche risultino fermi in un cassetto. In due anni e mezzo non è stato fatto nulla di quanto richiesto da tutti, a gran voce. Posso capire le difficoltà dell’amministrazione: è un contesto difficile in cui sono coinvolti diversi enti, ma ci aspettavamo risposte meno superficiali e più efficaci. I cittadini livornesi hanno aspettato fin troppo, è il momento di dare risposte serie e concrete. Stella Sorgente - Capogruppo M5S Consiglio Comunale Livorno
- Raffineria ENI Livorno: SI a e-fuel e rinnovabili.
COMUNICATO STAMPA Raffineria ENI Livorno - Sorgente e Marrocco (M5S): “Implementare la produzione di lubrificanti e puntare sugli impianti di bonifica con nuovi posti di lavoro. NO a nuovi inceneritori o gassificatori, SI a e-fuel e rinnovabili. Tutelare l’occupazione e ridurre impatto ambientale. Si può e si deve fare”. Preoccupa non poco la situazione ambientale di Stagno, Calambrone e zone limitrofe, nonché la crisi aziendale che coinvolge la raffineria ENI di Livorno. Provano a proporre delle soluzioni Stella Sorgente e Valeria Marrocco, candidate del Movimento 5 stelle ai collegi uninominali di Camera e Senato. «Da troppo tempo ormai - affermano Sorgente e Marrocco - sulla Raffineria Eni di Livorno assistiamo al preoccupante “palleggio” di intenti inconcludenti tra l’azienda e i rappresentanti politici del nostro territorio, immobili e senza proposte di fronte a una multinazionale che probabilmente non ha più molto interesse per il sito industriale labronico. Ma ci sono sul tavolo centinaia di posti di lavoro da salvaguardare e dobbiamo anche imprescindibilmente guardare al futuro e alla tutela dell’ambiente. Si può e si deve fare». «Nessuno ha la bacchetta magica - spiegano - ma mancano precisi monitoraggi ambientali per i territori di Stagno, Calambrone e Tirrenia, come manca il coraggio di cambiare, staccandosi definitivamente dalla logica dell’utilizzo dei combustibili fossili, che sono la principale causa delle elevate emissioni di CO2 e del cambiamento climatico che sta condizionando la nostra esistenza. E non sarà certo l’installazione nella raffineria di un mega inceneritore o gassificatore di rifiuti a risolvere l’incertezza occupazionale che da troppo tempo aleggia sulla testa dei lavoratori, dato che, tralasciando un attimo l’impatto ambientale di una simile impiantistica su un territorio già martoriato, parliamo con ogni probabilità di 50-60 addetti: un numero che certamente non risolverebbe le criticità occupazionali della raffineria». La proposta di Sorgente e Marrocco è: «lasciamo invece gli attuali impianti che producono lubrificanti, implementiamoli, investendo su un ulteriore taglio delle emissioni, perché i macchinari del futuro avranno sempre delle parti meccaniche da lubrificare. Ma soprattutto cerchiamo di convertire gli attuali impianti che producono carburanti fossili alla produzione di e-Fuel, carburanti sintetici molto meno impattanti e inquinanti». «Certo - continuano -, parliamo di grandi investimenti e di impianti innovativi, ma si tratta di una tecnologia percorribile, soprattutto dal momento che ci sono centinaia di posti di lavoro da salvaguardare che meritano certamente tali investimenti, senza dimenticare che sia Livorno che Collesalvetti meritano certamente un futuro ambientale migliore dopo decenni assai cupi». «Inoltre - fanno notare le candidate M5S -, ci sono delle bonifiche da fare su un’area contaminata come potrebbe essere il sito che ospita la raffineria, perché l’obiettivo deve essere sempre quello della salvaguardia dell'ambiente circostante e della salute dei cittadini, riuscendo in questo caso a creare anche dei posti di lavoro. Potremo infatti parlare dell’installazione di veri e propri impianti di bonifica all’interno della raffineria, che si estende per circa 1,5 milioni di metri quadrati tra i comuni di Livorno e Collesalvetti. Se decidessimo ad esempio di bonificare anche solo metà di quell’area (750.000 mq), oltre a costruire comunque al suo interno impianti specifici per le bonifiche, si creerebbero decine di posti di lavoro (probabilmente gli stessi che si creerebbero costruendo un gassificatore) che potrebbero restare operativi anche per diversi anni». «Queste - concludono - sono le proposte che faremo sulla raffineria di Livorno se avremo il privilegio di rappresentare il nostro territorio in Parlamento».
- Sorgente a Giani: “Il rigassificatore a Piombino non è la soluzione”
A seguito dell’annuncio da parte del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani della convocazione della Conferenza dei Servizi per la realizzazione del rigassificatore di Piombino, Stella Sorgente, capogruppo in consiglio comunale, lancia un appello al governatore: “Chiedo al Presidente Giani di riflettere bene prima di avvallare una decisione scellerata e calata dall’alto, che metterebbe in seria difficoltà il territorio piombinese, territorio che – afferma – è ancora oggi area di crisi complessa, così come quello di Livorno”. Sorgente sottolinea che la provincia, dove lei stessa risiede, “ha il triste primato di avere ben due aree di crisi nel suo territorio”. “Il punto in questo caso non è tanto «rigassificatori sì» o «rigassificatori no», ma «rigassificatori lì e ora»: quell’impianto – spiega Sorgente – non sarebbe comunque pronto prima di due anni e quindi non può essere considerato una soluzione all’emergenza. Inoltre quella collocazione comporterebbe l’affossamento di un’intera città, per anni, e con ipotesi di ristoro che sono una presa di giro. Parliamo di un impianto considerato ad alto impatto ambientale ma anche a livello economico e sociale, una bomba ambientale che non risolverebbe nell’immediato la situazione di crisi energetica del prossimo inverno, ma che andrebbe a creare grandi problemi economici e ambientali ad un territorio già martoriato, oltre ai gravi rischi per la sicurezza dei cittadini. Il rigassificatore di Piombino non è e non può essere la soluzione!”. Ma la consigliera comunale non si limita alle critiche ed elenca una serie di proposte concrete: “Partiamo dalle comunità energetiche, prendendo spunto dalla proposta presentata dai nostri portavoce in Regione per dare almeno un supporto iniziale alle famiglie. Puntiamo poi sul fotovoltaico, che non risolve ma può contribuire al fabbisogno, andando ad agevolare l’installazione dei pannelli sulle coperture degli edifici pubblici”. http://www.livorno24.com/sorgente-a-giani-il-rigassificatore-a-piombino-non-e-la-soluzione/