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  • Di fronte allo spregio per la democrazia, ricorriamo al TAR

    Interveniamo per prendere posizione rispetto alla grave forzatura portata avanti dal Pd livornese che ha impedito il regolare svolgimento della discussione sul Piano operativo nel Consiglio comunale, chiaramente normata dal Regolamento consiliare, impedendo ai consiglieri di fare dichiarazioni di 3 minuti su ogni emendamento presentato alla delibera in discussione. Un atteggiamento autoritario ed arrogante quello del partito di maggioranza, il quale aveva già impedito precedentemente al gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle livornese di illustrare tutti i 200 emendamenti presentati, per poi provare a trovare un impossibile accordo con le opposizioni su una violazione del regolamento. Questo ha portato ad una reazione scomposta da parte di due consiglieri del centrodestra che hanno occupato i banchi della presidenza del consiglio comunale. Come M5S non condividiamo questa azione ed infatti i nostri consiglieri non hanno seguito quelli del centrodestra in quella forma di protesta. Respingiamo al mittente quindi le accuse di chi, per coprire le proprie figuracce istituzionali, vorrebbe associare la nostra posizione politica a forze di destra che niente hanno a che fare con noi. Non era possibile però legittimare una palese violazione del regolamento comunale e quindi il Movimento 5 Stelle ha deciso di uscire dall’aula assieme a tutte le altre opposizioni, recandosi dal Prefetto per chiedere un suo parere su quanto stava accadendo. Se tutte le opposizioni, da Potere al Popolo a Fratelli d’Italia, hanno ritenuto opportuno chiedere il rispetto delle regole democratiche, la maggioranza PD si dovrebbe forse porre qualche domanda. Ad ogni modo, visto come si è svolta la vicenda, saremo costretti, per la seconda volta in questa consiliatura livornese, a ricorrere al TAR. C’è da sottolineare che, nonostante la forzatura e il mancato rispetto delle regole che ha generato il caos in Consiglio comunale, la maggioranza PD non sarà in grado di arrivare ad approvare in via definitiva né il Piano Operativo, né il Piano Strutturale. Ma la cosa più grave di tutte secondo noi è il fatto che, con queste azioni antidemocratiche, seguite da brutti spettacoli, si distolga l’attenzione dei cittadini dalla cosa più importante, cioè che i piani urbanistici previsti dalla maggioranza prevederebbero oltre 43 ettari di nuove edificazioni nel nostro territorio, con un livello di consumo del suolo intollerabile. Scelte politiche che purtroppo fanno il paio con i ripetuti attacchi perpetrati anche in Consiglio regionale a danno della Legge Marson: una legge avanzatissima contro il consumo del suolo che, come M5S, abbiamo sempre voluto tutelare. Proteggendo il suolo e salvaguardando la democrazia proteggiamo noi stessi e i nostri concittadini. Andrea Quartini- deputato M5S, Irene Galletti- Coordinatrice M5S per la Regione Toscana e Capogruppo in Consiglio regionale, Mario Settino-Coordinatore M5S per la Provincia di Livorno, Stella Sorgente-Capogruppo M5S in Consiglio comunale, Alessandra Rossi-Rappresentante Gruppo territoriale M5S Livorno

  • PROSPETTIVA LIVORNO CON IL M5S A LIVORNO NEL 1° POLO

    Ultima ad aggiungersi ma non per questo meno rilevante, la lista civica Prospettiva Livorno e il M5S a Livorno partecipano alla coalizione 1° POLO. Il contributo dello spirito civico che i suoi sostenitori sapranno dare, completa un assortimento di idee e sensibilità che garantisce alla coalizione equilibrio e innovazione alla proposta politica per i cittadini di Livorno alle elezioni amministrative 2024. La  diversità delle componenti che la coalizione 1°POLO riesce a offrire è sinonimo di ricchezza di proposte e attenzione verso tutti i cittadini. Siamo molto felici di proseguire questo viaggio con tanti amici e amiche con cui condividiamo idee, sensibilità e obiettivi, insieme. Vogliamo esprimere il nostro personale apprezzamento per Carlo Mazzerbo che ha saputo sacrificare la propria candidatura dando un grande valore al senso di coalizione di cui Valentina Barale ha saputo interpretare il ruolo di garante per tutti, al meglio.

  • Livorno Popolare con il M5S a Livorno nel 1° POLO

    La lista civica Livorno Popolare si aggiunge con il M5S a Livorno alla coalizione 1° POLO per le elezioni amministrative del 2024. I suoi componenti hanno contribuito dentro e fuori dal Consiglio comunale a combattere contro la tracotanza del PD e di Salvetti, condividendo temi e desideri che ci accomunano in favore dei cittadini livornesi. La sensibilità che rappresentano sarà preziosa nella coalizione del 1° POLO. Siamo molto felici che la coalizione si arricchisca della loro presenza.

  • Città Diversa con il M5S a Livorno nel 1°POLO

    Il 18 maggio 2009 Beppe Grillo era in Piazza Cavallotti a sostenere il candidato sindaco Marco Cannito per la lista civica Città Diversa. Il M5S nascerà il 4 ottobre 2009. La lista civica Città Diversa si ritrova con il M5S a Livorno nella coalizione 1° POLO per le elezioni amministrative del 2024. Siamo molto felici di proseguire questo antico percorso condiviso, insieme.

  • 200 EMENDAMENTI CONTRO LE COLATE DI CEMENTO PD

    Presentati 200 emendamenti al Piano Operativo per proteggere il nostro territorio. $alvetti, Viviani e il PD vorrebbero occupare con nuovo cemento ogni metro quadro di suolo permeabile del nostro Comune. Per questo abbiamo presentato 200 emendamenti con i quali chiediamo di fermare la messa a sacco della città. Dalle colate di cemento al Nuovo Centro, in virtù di convenzioni risalenti a 12/13 anni fa e che potrebbero essere riviste, all’insediamento industriale a Vallin Buio, riesumato dalle amministrazioni Cosimi, fino al Cubone e a tanto nuovo residenziale, commerciale e turistico/ricettivo fra Montenero, Antignano e Quercianella. Nuove costruzioni che si andrebbero ad insediare anche in zone ad alta pericolosità idraulica e pure al Nuovo Centro, laddove anche il Comitato Alluvionati aveva chiesto una moratoria che fermasse i nuovi insediamenti urbanistici almeno fino a che non siano terminati tutti i lavori di messa in sicurezza non ancora ultimati e non si sia chiarito il reale dimensionamento e la funzionalità delle casse di espansione del Rio Maggiore, sulle quali è stato presentato un esposto da parte loro. Vi ricordate poi il progetto per nuovi impianti sportivi con piscina (per corsi di formazione nautica) all’Arena Astra fortemente richiesti da una società capitanata da una dirigente di Fratelli d’Italia e riportati puntualmente nel Piano Operativo? Dopo la nostra conferenza stampa in merito, fatta per segnalare un potenziale conflitto di interessi all’interno del Piano Operativo, $alvetti si è accorto forse di aver esagerato con i “dettagli tecnici” ed ha accolto una osservazione del Movimento 5 Stelle, togliendo il termine “piscina” per lasciare spazio al più generico “impianti sportivi”. Nella scheda del Piano operativo, che è stata modificata seguendo le nostre osservazioni, si afferma però che il termine “piscina” era solo un “refuso”. Dopo una minaccia di querela dall’ex segretario di Fratelli d’Italia e la risposta piccata di $alvetti, non solo non ci è giunta alcuna querela, ma $alvetti ci ha dato pure ragione. Abbiamo comunque presentato emendamenti anche per correggere la scheda sull’Arena Astra perché i refusi (quelli veri) erano rimasti. Abbiamo anche proposto una serie di emendamenti per evitare che volumi residenziali previsti al Nuovo Centro vengano scaricati su Via Irlanda e Via Inghilterra, mangiando ulteriori aree verdi. Dopo la vergognosa vicenda del Cubone, riversare altro cemento sul quartiere Scopaia è inaccettabile: quel quartiere non deve essere la discarica delle operazioni immobiliari fallite dei soliti noti! Così come è stato ribadito che non sia assolutamente accettabile che in un’area come quella del Cisternino/Pian di Rota, estremamente sensibile dal punto di vista del rischio idraulico, si pensi a sviluppare una nuova zona produttiva di aziende dal “maggior impatto ambientale” in barba al principio di precauzione e alla tanto decantata sostenità ambientale. E viene spontaneo chiedersi a quali aziende dal “maggior impatto ambientale” l’amministrazione stia pensando, quesito che al momento resta senza risposta. La battaglia in Consiglio comunale si annuncia lunga e difficile ma, come sempre, lotteremo affinché si eviti un devastante scempio del nostro territorio.

  • Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

    Il 21 marzo 2024 si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale della XXIX edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa da Libera e Avviso Pubblico, un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione da parte della cittadinanza attiva e delle istituzioni. “Ricordiamo ed onoriamo il sacrificio di chi è stato ucciso dalle mafie così come esprimiamo la nostra vicinanza a chi è sempre in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata” dichiarano i portavoce del gruppo consiliare del M5S di Livorno, Grassi, Sorgente e Vecce. “La storia politica del M5S è densa di azioni significative a tutti i livelli contro le mafie e la corruzione nelle amministrazioni, consci che il fenomeno mafioso non è più una realtà circoscritta alle sole regioni del Sud Italia ma riguarda ormai l’interezza del territorio nazionale: la presa di coscienza del fenomeno criminale e la consapevolezza del danno che comporta nel tessuto sociale, economico e culturale del territorio sono tra i punti salienti su cui basare la lotta alle organizzazioni criminali.” “La mozione contro le infiltrazioni mafiose nel porto, approvata quasi all’unanimità (un solo voto contrario) in consiglio comunale, ed un’altra mozione, finalmente discussa poco tempo fa in commissione, sull’istituzione del Regolamento Comunale per i Beni Confiscati alla criminalità, sono gli atti presentati in questa consiliatura” continuano i tre portavoce, “ma che purtroppo oltre ad un impegno meramente formale sottoscritto, non hanno avuto un seguito sostanziale da parte di giunta e maggioranza.” “L’impegno della maggioranza ad invitare la Fondazione Caponnetto, l’Associazione Libera ed altre realtà sociali che si occupano di criminalità organizzata non è stato mantenuto affatto. Non si sono viste analisi della situazione del nostro territorio sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta e delle altre organizzazioni mafiose nelle attività portuali in particolare, né sullo sviluppo di una struttura criminale locale al servizio delle mafie, affinché le si possano prevenire e contrastare, così come ulteriori progetti da proporre alle scuole, come sottoscritto, nella mozione presentata dal M5S, dalla maggioranza” rilevano i 3 tre consiglieri del MoVimento. “Eppure una lotta alle mafie e alla corruzione,” insistono i portavoce, “non può prescindere dal coinvolgimento dei più giovani affinché quella che è una battaglia coercitiva a suon di norme e attività giudiziaria, si trasformi nel tempo in uno scontro etico, educativo e culturale: la legalità contro l’omertà, il senso di comunità e la solidarietà contro la sopraffazione e la violenza.” “Il M5S Livorno non smetterà mai di impegnarsi politicamente nella lotta alle mafie, sottoscrivendo protocolli di legalità, portando in città esperienze vissute, istituendo regolamenti specifici con tutti gli enti competenti affinché l’impegno sottoscritto nella massima forma di rappresentanza comunale sia di suggello con la cittadinanza, e al contempo mettendo in atto le azioni necessarie per creare un processo di partecipazione giovanile che, cominciando proprio e scuole primarie, possa sviluppare nei giovani cittadini di Livorno gli anticorpi idonei ad abbattere il fenomeno criminale”, concludono Lucia Grassi, Stella Sorgente e Luca Vecce.

  • IL PARCO DELLA CESCHINA-Viviani

    Siamo stufi del continuo ping-pong fra amministrazione 5 stelle- amministrazione PD al quale ci costringe Salvetti da 5 anni a questa parte e quindi interveniamo sulla questione “Ceschina”solo perché sollecitati da più parti. Abbiamo appreso con gioia che l’Assessora part-time ai lavori pubblici Silvia Viviani è finalmente riuscita a sciogliere il “difficile” nodo del progetto di riqualificazione del Parco della Ceschina. Progetto che naturalmente era pronto nel 2019 e già finanziato grazie al lavoro dell’ex Assessore (full-time) Alessandro Aurigi. Con 1 milione e 800 mila euro di finanziamento della giunta comunale M5S e la gara d’appalto già assegnata, 5 anni fa era praticamente tutto pronto per avviare i lavori e restituire alla città un altro bel pezzo della sua storia: un meraviglioso e grande spazio a due passi dal mare da far invidia a tante altre grandi città marittime. Ma la Viviani decide di cambiare il progetto: scelta legittima, ma siamo nel 2024, sono passati 5 anni e adesso si dichiara che “ il parco sarà pronto entro fine anno”. A noi dispiace solo per la città che ha dovuto attendere altri lunghi anni per avere accesso ad un luogo così prezioso. Nei dettagli della questione poi l’Assessora Fiorentina ha deciso di togliere il chiosco e i giochini (inclusivi): scelta anche questa legittima, ma non ben comprensibile. Dava tanta noia un chioschino come c’è in Villa Fabricotti o nel Parco Centro Città? I giochini inclusivi sottraggono prezioso terreno permeabile al pari di un “Cubone” in un’area verde alla Scopaia o di un ospedale nel Parterre? Con la definizione di “parco della biodiversità” ci pare che la Viviani voglia attuare il solito imbarazzante greenwashing caro al Pd, mentre si cementifica e si consuma il suolo nelle poche aree verdi residue rimaste in città. Ma forse siamo noi che ci sbagliamo a toccare la grande assessora fiorentina, colpevoli forse solo del reato di lesa maestà... Un’ultima cosa vogliamo dire prima di lasciare spazio alla sua ira funesta: per il torrino della Ceschina la giunta M5S aveva stanziato 300 mila euro nel 2019. Non utilizzati dalla giunta Salvetti con conseguente crollo del torrino stesso. Adesso, per recuperare il danno, di euro ce ne vogliono non più 300 mila ma 500 mila: 200 mila euro di maggiori costi rispetto al 2019. Chi paga? La Viviani? Salvetti? No. I livornesi. Foto: Livornotoday

  • SUL SETTORE PATRIMONIO DEL COMUNE DI LIVORNO

    Quando un sistema non funziona, i primi a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Questo è accaduto in passato anche con il settore patrimonio del Comune di Livorno, fulcro centrale di una inchiesta, avviata dall’ennesima denuncia dell’ex Sindaco Nogarin, che sta coinvolgendo un ex funzionario comunale e altri 10 imputati. Fatto salvo il principio della presunzione di non colpevolezza, non possiamo esimerci da sottolineare che nel settore patrimonio c’era evidentemente più di qualcosa che non funzionava. Col senno di poi possiamo dire che il rapporto con i cittadini è la vera cartina al tornasole che dimostra se un sistema amministrativo sia funzionale a trovare soluzioni ai bisogni dei nostri concittadini o, viceversa, se rischi di essere utile a soddisfare altro: talvolta anche clientele ed interessi particolari. E infatti, il settore del patrimonio fu attenzionato, anche perché molti cittadini che provavano a chiedere informazioni sui beni del patrimonio comunale non sempre riuscivano ad ottenere quanto legittimamente richiesto, oppure ancora dovevano attendere tempi biblici per avere adeguati riscontri alle domande fatte, nonché affrontare lungaggini burocratiche potenzialmente infinite che talvolta parevano insormontabili. Anche grazie all'ascolto della cittadinanza, l’Amministrazione 5 Stelle venne quindi a conoscenza di una situazione preoccupante e fuori controllo, intollerabile per chi davvero crede che il progresso sociale si raggiunga grazie all'apporto di tutti. Un sistema in cui spesso neanche i membri della Giunta riuscivano ad entrare facilmente in possesso delle informazioni richieste. Sussistevano anche grossi ritardi nelle procedure di valutazione degli immobili inspiegabilmente affidate ad un unico funzionario nonostante si fosse richiesto fin da inizio mandato di dedicare altre professionalità, pur presenti in organico, per questo ruolo. Il nostro consigliere del Movimento 5 Stelle Valter Sarais propose una possibile soluzione: istituire uno sportello per il patrimonio, al quale fu richiesta la partecipazione dell'assessore allo sviluppo economico, con il compito di ricevere su appuntamento i cittadini alla presenza degli uffici. Il consiglio la votò all'unanimità. Il sistema funzionò: diversi cittadini colsero questa opportunità e fu un vantaggio anche per l'amministrazione perché si poterono fare analisi più mirate su beni che non si sapeva neanche di avere. Abbiamo recentemente riproposto la medesima mozione in Consiglio comunale per rilanciare un’idea che rimane valida per il presente e per il futuro, per rilanciare un settore strategico come quello del patrimonio. Per amministrare bisogna davvero ascoltare i cittadini, non solo con le sceneggiate del portone del comune spalancato, ma con gli archivi e i fascioli aperti e alla luce del sole.

  • IL PARTITO UNICO DEL CEMENTO

    Come ben sappiamo, il tempo è galantuomo, e quando parlavamo di Partito Unico del Cemento alcuni hanno storto il naso credendo ad una esagerazione. Ci ha pensato la Lega a confermare nuovamente quella definizione intervenendo sul tema Ospedale. I rappresentanti della destra locale infatti chiedono correttamente che l'Ospedale nuovo venga fatto senza distruggere il Parco Pertini ma la vera natura della destra viene fuori sulla loro idea di collocazione: in posizione periferica, ovvero in campagna, visto che le periferie sono tutte occupate. Quando si tratta di urbanizzare, di colare cemento nelle campagne, le differenze tra il Partito Democratico e la Destra sono totalmente inesistenti. La assenza di differenza tra Destra e Partito Democratico è anche inesistente in tema della partecipazione: come può la Lega iniziare la conferenza stampa lamentandosi della partecipazione farlocca che il PD sta mettendo in atto sul tema ospedale e poi poche righe dopo affermare che quando ci saranno loro decideranno loro, di nuovo senza alcuna consultazione popolare sul tema? La tutela del territorio e la partecipazione sono una cosa seria e il Partito Unico del Cemento va tenuto lontano dal potere affinché si evitino ulteriori danni alla nostra amata città.

  • Affermazioni sconcertanti di Salvetti sul "Dollino"

    Assieme alla nostra candidata sindaca Valentina Barale eravamo presenti ieri mattina ad un incontro con alcuni commercianti di Via Grande esasperati dalla successione di furti ed episodi violenti che si susseguono ormai da mesi nella via centrale della città, nella quale ormai non c’è più pace: né per i lavoratori e le lavoratrici nei negozi, né per gli imprenditori, né per tutti quei cittadini che normalmente passano di lì per fare acquisti, prendere un caffè o semplicemente godersi una passeggiata in centro. Ci è stata rappresentata una situazione in cui le commesse di molti negozi si barricano dentro per paura di essere vittime loro stesse di aggressioni e atti violenti e hanno paura ad uscire la sera, all’orario di chiusura delle saracinesche. Purtroppo infatti il problema della sicurezza è statisticamente più sentito dalla donne, che hanno maggiormente paura per la propria incolumità fisica. E qui non si tratta certo di sola “percezione”, ma di fatti reali che sono sotto gli occhi di tutti. A fronte di tutto questo i cittadini si sentono lasciati soli dalle istituzioni e quindi l’idea di ieri mattina è stata quella di scrivere, mediante l’associazione di categoria Confcommercio, una richiesta di incontro a Prefetto, Questore e Sindaco. Sindaco che evidentemente, subito dopo aver ricevuto questa lettera, si è precipitato in Via Grande, provando a “sedare” il malcontento. Appena è andato via, verso le 15,30 si è sviluppata una violenta rissa di fronte al bar Dollino dove alcuni uomini si sono trovati a prendersi a seggiolate ed è spuntata anche una catena. In pieno giorno e in pieno centro. La nostra consigliera Stella Sorgente, appena uscita da una commissione consiliare in comune, è tornata nuovamente sul posto e dopo poco è arrivato il sindaco che si è lanciato in una affermazione sconcertante: “Mi suona strano che questi fatti avvengano sempre qui”. Affermazione che ha ripetuto più volte, di fronte al titolare dello stesso bar e degli altri commercianti increduli. Come a volte fa quando è in difficoltà, Salvetti si affida al complottismo, gettando ombre su quelli che ritiene “avversari” anziché cittadini che segnalano problemi reali della città. Successivamente, per tentare di coprire la figuraccia appena fatta si è lanciato in una altisonante affermazione al quotidiano Nazione: “Via da Livorno chi non rispetta le regole!” Questa sì che è una frase che “suona strana” da parte di un sindaco e una maggioranza che in cinque anni hanno abbandonato il centro affinché diventasse terra di nessuno, che assume agenti di polizia municipale ma ne manda pochi in strada a fare quello che dovrebbe essere un normale presidio del territorio e quei pochi che vediamo lavorano con ridicoli incentivi da parte dell’amministrazione. Parole per niente credibili da parte di un sindaco che ha sempre volentieri delegato ad altri tutta la partita della sicurezza urbana. Per noi questo tema sarà al centro del programma elettorale, con vigili di quartiere adeguatamente incentivati. Svilupperemo una vera e propria economia della sicurezza con politiche che premino chi investe nelle zone più critiche della città perché le luci dei negozi e le saracinesche aperte sono garanzia di sicurezza, economia sana e qualità della vita della nostra città. Foto Il Telegrafo

  • NASCE IL 1° POLO

    di Mario Settino, Coordinatore provinciale M5S Livorno Oggi arriviamo alla fine di un percorso che parte da lontano: dagli ultimi 5 anni di consiglio comunale, dove i vari gruppi aderenti alla coalizione hanno sempre più condiviso posizioni, atti comuni, fino a convergere nella quasi totalità dei contenuti portati in Consiglio. Unitamente hanno sempre sostenuto l’azione di diversi comitati cittadini, nati spontaneamente per mettere in evidenza tutta una serie di criticità ambientali, sociali e urbanistiche della città di Livorno. Per questo la conclusione naturale di tutto ciò non poteva che essere l’alleanza in una coalizione elettorale che affronterà le prossime elezioni amministrative dell’8/9 giugno. L’inizio del confronto per la creazione della coalizione ha visto tutti i gruppi concordi su una piattaforma programmatica condivisa con unanimità di proposte. Per quanto riguarda il M5S, grazie alla nascita del Gruppo territoriale (formatosi il 6 luglio 23), abbiamo attivamente e positivamente sostenuto il percorso già avviato tra le varie forze politiche, supportando i consiglieri comunali e la Rappresentante del Gruppo territoriale che ha contribuito in modo determinante, assieme a tutti gli attivisti e le attiviste alla realizzazione di tutto il progetto. Il M5S ha favorito la definizione del percorso innovativo (Assemblea di villaggio) che ha portato oggi ad indicare quale candidata Sindaca Valentina Barale, prima di tutto con un confronto interno al Gruppo territoriale 5 stelle che ci ha visto, quasi unanimemente concordi nell’indicarla come possibile candidata della coalizione. Abbiamo aderito alla convergenza su Valentina per la sua esperienza di consigliera, per le sue competenze professionali, per la sensibilità ambientale e sociale e per il pacifismo che ha sempre espresso che, unitamente alla passione che manifesta nella sua azione politica, ne fanno la miglior candidata a rappresentare questo progetto unitario. Il M5S ritiene che questa candidatura sia un valore aggiunto al nostro percorso politico e non una rinuncia ad una candidatura di bandiera. Da oggi c’è una nuova proposta politica che ci vede protagonisti insieme alle altre forze della coalizione, a cui si sono unite altre risorse civiche con grandi competenze professionali che arricchiscono ulteriormente le potenzialità di un’alleanza che mette al centro la città di Livorno: dai beni comuni ai bisogni dei suoi cittadini, partendo dai più fragili, dalle innumerevoli problematiche ambientali e sociali, fino al rivedere scelte urbanistiche che rischiano di eliminare tutti gli spazi non edificati. I cittadini saranno coinvolti preventivamente nelle scelte che faremo andando a governare la città, per una cultura che sia di tutti e tutte per una partecipazione attiva e reale, per azioni economiche che creino le condizioni per far sì che i giovani non debbano obbligatoriamente lasciare la nostra città in cerca di lavoro. Il M5S darà pieno sostegno a questo percorso per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati: governare Livorno per iniziare un percorso di rinascita della città. Siamo molto determinati nel voler raggiungere questo obiettivo, svincolando Livorno da Salvetti, per non lasciare la città nelle mani né di un PD autoreferenziale, né di una destra insostenibile che propone un candidato, totalmente speculare all'attuale Sindaco, simbolo di come centrodestra e centrosinistra pari siano nel tentativo di occupare posti di potere e di preferire l'apparenza alla sostanza. Liberiamo Livorno: oggi nasce il 1° POLO per farlo.

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