La Spil, la Società Porto Industriale Livorno, che un tempo rappresentava il motore dello sviluppo economico e industriale della città, è in vendita. Entro 5 anni dovrà essere alienato tutto il suo patrimonio, che è di tutti i livornesi!
Questa è la sentenza di morte emessa da Gianfranco Simoncini che, da assessore allo sviluppo economico, diventerà assessore alla miseria di Livorno. Assessore che si è rifiutato di rispondere alle nostre domande in commissione, trincerandosi dietro un “fate l’accesso agli atti”. Peccato che non ci sia stato nemmeno bisogno di fare richiesta di accesso, perché gli atti sono tutti pubblici e presenti sul sito di Spil. Non si capisce quindi perché Simoncini (che ha anche la delega alla trasparenza!) abbia preferito non rispondere..anzi, lo abbiamo capito solo in seguito, approfondendo tutta la questione.
Nonostante nella nota integrativa al Bilancio 2020 si leggesse “Lo stato di temporanea ‘crisi’ in cui versa la società non costituisce, tuttavia, un elemento tale da far venir meno la prospettiva di continuità aziendale; continuità aziendale comunque assicurata anche alla luce del piano industriale quinquennale posto a corredo del citato accordo di ristrutturazione dei debiti”, i disastri della gestione di Spil nell’era DS/PD targata Cosimi ritornano a galla oggi.
L’amministrazione PD targata $alvetti ne decreta la morte, rifiutandosi di portare avanti l’azione di risanamento iniziata in era 5 stelle, che aveva lasciato la Spil in attivo, e con utile di 8 milioni di euro.
Quattro anni di amministrazione, PD, Futuro!, Casa Livorno, Articolo 1 con $alvetti in testa, non hanno saputo far altro che portare alla ($)vendita Spil, tra le più importanti società del Comune di Livorno, completamente strangolata dai debiti con le banche che non riesce più a ripagare e in forte crisi di liquidità.
Gli interessi continuano ad aumentare, stringendo ancora di più il cappio già ben stretto che il PD le ha messo intorno al collo.
Tutto il patrimonio ha già subìto pesanti svalutazioni e, per liquidarlo nei tempi, ne verranno sicuramente fatte altre!
Con la ($)vendita del patrimonio di Spil assisteremo così ad un altro gravissimo depauperamento del nostro territorio e delle. tasche dei cittadini livornesi.
La responsabilità è totalmente di chi ha voluto investire in un progetto fallimentare per mancanza di visione sull’urbanistica e sulla mobilità cittadina prima (Cosimi) e, dopo, di chi ($alvetti) ha continuato in una ostinata incapacità gestionale delle aziende partecipate.
Le responsabilità di tutto questo sono personali e politiche. Ma qualcuno pagherà realmente per tutto ciò?
Nel 2018 la giunta M5S portò avanti fermamente una azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori di Spil per 1 milione e 67 mila euro, per rifondere, almeno in parte, i cittadini livornesi dei danni arrecati alle loro tasche.
Qualcuno ha pagato per i danni richiesti? Ovviamente no.
Il Comune non ha neanche tentato di farsi rifondere qualcosa (troppo “rischioso” per la società, sic!) se non 10 mila euro per le spese legali.
Da 1 milione e 67 mila euro ad appena 10 mila con UNO SCONTO DEL 99%: un vero affare per le tasche dei livornesi che alla fine, ci pensano sempre loro!
Riducono il personale di Spil (che “tanto non ha fatto alcuna vertenza”), ($)vendono tutto il patrimonio, lasciando una eredità pesantissima alla prossima giunta.
Quando PD, Futuro!, Articolo 1, Casa Livorno e il terzo polo (Cosimi adesso è in Italia Viva) in campagna elettorale vi verranno a parlare di sviluppo economico, di riconversione industriale, raccontando novelle, ad esempio, sul fatto che essere contro gli inceneritori equivale a essere contro lo sviluppo industriale di Livorno, ricordatevi di Spil: svenduta per un investimento sbagliato in un parcheggio (l'Odeon). e per la incapace volontà di gestione efficiente.
Allora, almeno, pagherà chi ha le responsabilità politiche di tutto questo, anche se per le responsabilità finanziarie non ha pagato nessuno: era periodo di sconti...
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