E’ tutt’oggi al centro del dibattito politico la famosa manovra di taglio, imposta dal governo centrale, a tutti gli enti locali inclusa in sede di approvazione di bilancio del 31/12/2014, che di fatto ha generato azioni di tagli trasversali, che hanno pesato nei conti di tutti i Comuni toscani. Si pensi agli aumenti delle tariffe in misura del 40% applicati in Comuni come Rosignano o addirittura ai forti tagli del Comune di Firenze, per i quali lo stesso Sindaco non si è tirato indietro a manifestare il suo dissenso nei confronti dello stesso governo centrale gestito dal suo partito di appartenenza. I tagli generali del governo Renzi hanno inciso pesantemente anche sui bilanci del Comune di Livorno, già appesantito da una mole di debiti pregressi per un ammontare di 31 milioni di euro, conferiti attraverso la gestione della programmazione previsionale di bilancio 2014 della passata amministrazione, in modo quantomeno discutibile. I debiti pregressi di 31 milioni di euro e i 15 milioni di euro di tagli centrali, hanno da subito messo a dura prova la nuova e attuale amministrazione, vincolata tra l’altro, da una gestione contabile in dodicesimi di bilancio. Il taglio di misura più leggera del 20% applicato dall’amministrazione odierna, è da imputarsi alla razionalizzazione delle economie di bilancio applicate, che di fatto hanno sbloccato ulteriori risorse locali per circa 1,6 milioni di euro le quali sono andate a diluire il peso della manovra. La scelta politica applicata, ha permesso all’amministrazione di avviare il nuovo esercizio contabile 2015 senza nessun tipo di vincolo e quindi di agire sulle economie e i capitoli di bilancio in gestione annuale con un più ampio raggio sui margini di manovra. La scelta ha permesso l’individuazione di coperture nell’attuale esercizio 2015, che di fatto hanno già avviato processi di ripristino per alcune manovre di taglio generate all’atto dell’approvazione del bilancio al 31/12/2014. Si pensi alle social card già ripristinate nel Febbraio 2015 e alle esenzioni TARI prossimamente ridistribuite attraverso la gara in itinere.
Prendendo atto di tutte queste premesse e considerazioni sullo scenario causato dall’ennesima scelta inopportuna e impopolare del governo centrale, che è oggettivamente responsabile dello scenario generato, in nome della trasparenza di informazione, sfatiamo adesso l’ennesimo falso mito disegnato dai media, i quali dipingono il Comune di Collesalvetti come unico ente a non applicare i tagli, oscurando particolari rilevanti che riteniamo essere elementi discutibili che ci fanno pensare il contrario. Sottoponendo alla pubblica attenzione il Bilancio del Comune di Collesalvetti, balza subito agli occhi di tutti, la sua non approvazione decisa dal suo Consiglio Comunale guidato dal sindaco Bacci, rimandando in esercizio provvisorio la sua approvazione. Che significa in termini di principi generali della contabilità finanziaria ?
L’Esercizio provvisorio delle finanze comunali è prevista dall’articolo 163 del T.U.E.L. “Esercizio provvisorio e gestione provvisoria”. Si tratta di un istituto giuridico che i Comuni sono autorizzati ad adottare nel caso in cui il Consiglio Comunale non riesca ad approvare il bilancio di previsione entro il termine stabilito al 31 dicembre, o nel caso in cui lo Stato abbia fissato un nuovo termine massimo per la deliberazione definitiva del bilancio solitamente attraverso la legge finanziaria. Detto questo restiamo ansiosamente in attesa di vedere i criteri per la redazione del bilancio previsionale 2015 del Comune di Collesalvetti nella prossima approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio e dei successivi assestamenti.
Sarebbe opportuno in principio della trasparenza che il Sindaco Bacci cominci ad elaborare il suo bilancio del 2014 e spieghi ai suoi cittadini i tagli e gli aumenti che ha previsto per loro, in quanto riteniamo sia un suo dovere da buon amministratore. Visto che i bilanci devono essere confrontati nella loro totalità, i colligiani avranno un idea definitiva della stangata in arrivo, non prima dell’approvazione del bilancio di previsione di Collesalvetti. All’atto del riaccertamento dei residui e dell’istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità la stangata sarà garantita.
Restiamo in attesa dell’approvazione definitiva
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