Dal quotidiano locale il Tirreno, apprendiamo circa le dichiarazioni nei confronti della amministrazione comunale, rilasciate dalla Dottoressa Francesca Cagianelli, nel corso di un’intervista promozionale di una rivista Livornese di cui lei è direttrice editoriale. La dott.ssa Cagianelli afferma che “Nonostante declamati rinnovamenti nessuno ad oggi sembra curarsi di ripristinare un doveroso equilibrio tra il polo teatrale e il patrimonio museale.”
In questi primi 6 mesi di governo della città di Livorno, della quale peraltro suo marito e collaboratore Dott. Dario Matteoni fu in passato Assessore alla Cultura, la nuova amministrazione ha trovato una città devastata e afflitta dalla perdita di cognizione del proprio trascorso, da un profondo smarrimento culturale indotto negli anni, da un azzeramento di quell’autostima essenziale per il principio di autodeterminazione.
In città pochi cittadini sanno dove si trova il Museo Civico Fattori,nella quale struttura trova luogo una tra le più belle collezioni Macchiaiole e Post-macchiaiole al mondo. Fattori sta al ‘800, come Cimabue sta al ‘200, Giotto al ‘300, Piero della Francesca al ‘400, Raffaello al ‘500, Caravaggio al ‘600, Tiepolo al ‘700 e Modigliani al ‘900.
Il Museo vanta la triste presenza di 2,5 visitatori l’ora in media annua. Un buon numero di opere sono chiuse nel caveau. Non è mai stato previsto il ticket online. Manca di un servizio ristoro anche di tipo automatico. Non è mai stato studiato un servizio di trasporto pubblico che comprenda la fermata nei pressi del Museo. Non è mai stato pensato di intercettare il turismo crocerista, per non parlare del degrado in cui versa la struttura dopo appena vent’anni dalle opere di straordinaria manutenzione.
Nel 1984 le iniziative scellerate per il centenario della nascita di Modigliani comportarono una perdita di credibilità della città stessa e l’inevitabile chiusura del Museo d’Arte progressiva di Villa Maria e potremmo parlare anche dei ritardi nel recupero edilizio del Teatro Goldoni il cui cantiere senza fine (7 anni) prese i connotati di una farsa teatrale che allontanò ulteriormente la cittadinanza dal panorama culturale.
Quest’amministrazione nonostante i tagli del governo Renzi tenterà di costituire un Polo Museale degno di una città che vanta una storia artistica come la nostra e riconsegnerà ad artisti come Amedeo Modigliani tutto quello che gli è stato tolto, valorizzerà con mostre tematiche gli artisti concittadini che hanno rinnovato l’arte Livornese oltre il figurativo, i quali poco riconosciuti, se avessero aspirato a lidi metropolitani d’oltreoceano il mondo oggi avrebbe parlato di loro.
Per cui apprendere ancora delle affermazioni da parte della Dott.ssa Cagianelli, come “competenze ed eccellenze subiscono frequentemente l’impaludamento determinato da strategie indifferenziate e alogiche, unicamente dettate da moventi demagogici e tentazioni autocelebrative”, quasi cercando di convincere chi legge a pensare al nuovo che avanza, ci meraviglia non poco.
Noi ricordiamo invece, sia un’opera del nostro grande artista Osvaldo Peruzzi, riportata sulla copertina della stessa rivista di questo mese, sia la presentazione dei giorni scorsi riguardo all’uscita del nuovo numero dello stesso periodico, sia la coincidente uscita del libro sull’artista Peruzzi scritto dal marito della sig.ra, il Dott. Matteoni, e non può che venirci il dubbio che quando la signora Cagianelli parla di tentazioni autocelebrative stia facendo autocritica.
Quindi, citando James Beck, ”c’è l’urgenza di ricondurre lo studio al rispetto dell’arte e dell’etica” .
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