Ad oggi, sembra non essere garantito ancora alcun “fattore di garanzia”. Tale fattore verrebbe comunque eventualmente concesso “in forma ridotta, rispetto ad altri terminali esistenti in Italia” perchè la decisione di investire nel terminale OLT sarebbe stata presa dagli investitori in regime di tipo regolato.
Insomma sulla sicurezza dell’impianto i cittadini dovrebbero stare tranquilli, perchè sono state rispettate tutte le procedure di sicurezza previste: ciò nonostante il Viceministro
non risponde all’ultima domanda dell’interrogazione che chiede “sia stato redatto un piano d’emergenza della protezione civile per un impianto di tale portata e singolarità tipologica e se si intenda pubblico e fruibile da tutti i cittadini tale piano”, come se non si tenesse conto di eventuali situazioni di emergenza.
De Vincenti ci fornisce poi una risposta molto fumosa sul lato economico della questione: non sappiamo ad oggi ancora quanti soldi costerà il rigassificatore OLT alla collettività, perchè non è ancora stata definita con certezza l’entità del “fattore di garanzia” il quale, in ogni caso, pare che sarà inferiore a quanto richiesto da OLT, in base anche a quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia.
Attendiamo risposta anche all’interrogazione successiva e ci riserviamo di valutare, assieme anche ai nostri portavoce in Parlamento, ulteriori azioni per chiarire meglio la questione, visto che le risposte attualmente ricevute non ci soddisfano.
Al fine di informare al meglio i cittadini circa la risposta del Viceministro De Vincenti, abbiamo convocato una conferenza stampa, martedi 20 maggio, alle ore 12, presso la nostra sede temporanea in Piazza XX Settembre n. 9.
Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.