L’ospedale si farà, eccome se si farà!
La regione garantirà, per bocca dell’assessore Marroni, la copertura delle spese necessarie, anche in assenza di compratori delle strutture territoriali e del rientro in cassa (problema questo di cui abbiamo già ampiamente dibattuto)
Ci dicono che servono 190 milioni (ma non erano 266?): 109 li mette la Regione, 81 il privato, che in 34 anni di gestione assoluta dei servizi di supporto (parcheggi, mensa, pulizie, ecc.) intascherà 1 miliardo e 122 milioni di euro, con un ricavo di oltre 13 volte superiore all’importo finanziato.
La Regione stacca quindi un ingente assegno a fondo perduto, per stessa ammissione dell’assessore Marroni che però, afferma fiducioso, che spera che non sia “perduto” o comunque “perduto bene”; quel che è sicuro che in ogni caso sarà pagato dai cittadini toscani.
“Della crisi economica dilagante e del fatto che il Governo centrale abbia ridotto i finanziamenti allle regioni (lo ripetiamo, il governo ha stanziato per la prima volta quest’anno quote inferiori agli anni precedenti), né Marroni, né Cosimi, né il PD, né la CGIL sembrano preoccuparsi, così come non sembrano preoccuparsi del buco di 86 milioni candidamente ammesso dal nuovo Direttore generale della ASL appena due giorni fa.
In questo contesto la Regione si mostra fiduciosa al punto che è pronta a staccare un assegno a fondo perduto, con l’Assessore che ci scherza sopra: “Speriamo non perduto, o perduto bene”, dice infatti Marroni (tanto lo paghiamo noi cittadini).
Cosa poi conterrà il nuovo ospedale, ancora non c’è dato di sapere; eppure Lippi e De Filicaia ci avevano rassicurato:
“ discuteremo ed approveremo definitivamente il documento politico sul futuro della sanità livornese…”
La montagna ha partorito il topolino: si è scomodato anche l’assessore Marroni per ribadire che loro sono loro e che i cittadini non valgono niente.
Il metodo è sempre lo stesso: il PD decide che sia Regione o Comune poco importa, la maggioranza si adegua (e se le alleanze di governo sono diverse “chi se ne frega”: poco male se in Regione si votano delibere, in un modo e in Comune in un altro, l’importante è esserci).
Tra la minoranza spicca anche qualche pentito dell’ultima ora, in odore di nuove elezioni; il cittadino osserva, subisce e si mette in fila per pagare il ticket.
La nostra posizione resta però sempre la stessa: no al progetto del nuovo ospedale, no allo sperpero di denaro pubblico, no allo stravolgimento del territorio, sì alla tutela del patrimonio paesaggistico della nostra città, si all’ottimizzazione delle risorse già in essere e, soprattutto, sì alla democrazia partecipativa.
Loro non molleranno mai … noi neppure.