Bocciata! Tra un po’ di imbarazzo e tanta ipocrisia, è stato sufficiente un dibattito di poco più di trenta minuti per gettare al macero la legge popolare di iniziativa popolare Zero Privilegi, frutto di 8 mesi di impegno di tanti attivisti,dallo sviluppo della proposta, alla raccolta firme fino alla presentazione in Regione.
Più di 8000 cittadini avevano confidato che potesse essere accolta (almeno in parte); così non è stato.
Il 17 giugno sarebbero terminati i nove mesi che l’art 74 dello Statuto toscano fissa come iter della proposte di legge regionale, e quindi marted’ 11 giugno, in piena zona cesarini, era al primo punto all’odg.
Abbiamo assistito direttamente a questa seduta di Consiglio Regionale, che ha avuto risvolti da avanspettacolo, da operetta quando il consigliere Ciucchi ha richiesto l’inserimento all’ordine dei lavori di una mozione con la quale impegnava la regione a chiedere al Parlamento di mettere al bando le slot machine e contemporaneamente legalizzare la prostituzione.
Risatine, indignazione più o meno sincera, consiglieri che abbandonavano l’aula, tutto per un argomento sul quale oltretutto la Regione non ha nessuna competenza (sovvertimento di una legge statale la famosa “Merlin”); così è passata quasi un’ora!
Dopo è andata in discussione la nostra proposta, il PDL nr.11, relatore il presidente della Commissione Affari Istituzionali Manneschi che si è speso in parole di grande apprezzamento per dei cittadini che avevano inteso contribuire ad un dibattito di grande attualità come quello dei costi della politica, ritenuto uno stimolo positivo da chi professava un “idem sentire”.
MA poi riportava come nel frattempo il Consiglio avesse provveduto (attraverso la LR 85/2012) a portare gli emolumenti dei consiglieri ad “un livello più esimo”; la Regione aveva recepito le direttive del ministro Tremonti riducendo il numero di consiglieri e passando dal vitalizio al sistema contributivo (ovviamente dalla prossima consigliatura).
Non era quindi possibile, secondo Manneschi, votare a favore, ma che volendo dare un giudizio “positivo”, decideva di astenersi; giustificazione infondata in quanto le nostre proposte erano assolutamente complementari a quanto già approvato.
Da notare una nota infastidita nei riguardi dell’ex collega (Federico Gelli ndr) che aveva osato affermare come convenga fare il consigliere regionale che il deputato.
Romanelli (SEL) e Sgherri (FDS) rimarcavano che nonostante lo Statuto obblighi di discutere la legge di iniziativa popolare (diversamente dal Parlamento) in aula, i tempi siano tali da rendere le proposte obsolete o non votabili (come in questo caso) e quindi questi istituti di fatto inapplicabili spendendosi (a parole) per una revisione che consenta alle commissioni, sentiti i promotori, di emendare tali proposte.
La cons.ra Sgherri annunciando l’astensione (come tutto il centrosinistra), che in questa sede equivale ad un voto contrario, coglieva un aspetto di Zero Privilegi che sarebbe andato perduto, cioè quello di prevedere la riduzione delle indennità per consiglieri che esercitavano la libera professione, per il quale aveva presentato una proposta di legge (la 49/2009) e annunciava di volerla riproporre.
Più “coerente” l’intervento del cons. Lazzeri di “+ Toscana” (ex Lega Nord) e di altri consiglieri del centrodestra contrari ad un’astensione tanto benevola quanto ipocrita per difendere, con il voto contrario, la “bontà” della normativa toscana
Il voto sui 21 articoli della legge è stata veramente una buffonata, con i consiglieri che non si disturbavano neppure nell’alzare la mano per esprimere il voto (ripresi per questo dal presidente dell’assemblea): questo il rispetto che si ha per gli istituti di democrazia partecipata.
La nostra proposta era stata seriamente studiata, approfondita, vi erano state varie discussioni con gli uffici regionali, su come e dove tagliare, prevedendo in cinque anni il risparmio di 22 milioni di euro di denaro pubblico.
Evidentemente il dibattito sulla prostituzione è stato, per i consiglieri, molto più appassionante di quello sui costi della politica.
antonio – era ora, aggiungete 2 voti per il snaidco, mi avete tolto il dubbio se andare a votare o meno.Il potere ai cittadini e non ai partiti spa .Bravi, andate avanti, siamo in tanti a sostenervi e a pensarla allo stesso vostro modo