A Livorno e Piombino in questi giorni si tiene il Quanto Basta Festival, kermesse dedicata, come recita il sito, al “tema del lavoro e delle politiche di sviluppo sostenibile in un territorio fortemente connotato quale è quello del livornese”, organizzata da Comune e Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Regione Toscana.
Dovrebbe essere un’iniziativa “istituzionale”, ma per i ruoli di “partito” di alcuni relatori risulta essere palesemente “di parte” … ovviamente sempre la stessa!
In via Donnini si fa dannatamente fatica a distinguere tra istituzioni e partito: per gli Epifani’s boys i due aspetti coincidono!
LEM Troviamo eticamente assai discutibile che denaro pubblico venga speso per offrire, in questa eterna campagna elettorale, una passerella per gli esponenti del Partito Democratico.
Prendiamo ad esempio l’incontro del 31 maggio sul tema “Parchi e aree protette in Toscana: tra tutela della biodiversità, identità e nuovo modello di sviluppo”: tra i relatori Renato Gangemi e, come coordinatore, Pino Di Vita, entrambi esponenti degli Ecodem, la sedicente corrente ambientalista del PD.
Tra il pubblico, scarso, pochi “addetti ai lavori” ma diverse scolaresche, il che aggrava le responsabilità degli organizzatori.
Pochi stand, tra i quali non possono che risaltare quelli di due imprese, da anni oggetto di vertenze ambientali da parte di comitati di cittadini. Non ci stupisce quindi che i dibattiti in programma siano funzionali alle scelte che da sempre vengono portate avanti su uno dei territori toscani più vessati: la provincia di Livorno.
Da alcuni anni è stato costituito dal Comune di Livorno l’Osservatorio Rifiuti Zero, che ha potuto avvalersi della consulenza di Rossano Ercolini; il 15 aprile scorso Ercolini è stato negli Stati Uniti, dove ha ritirato il prestigiosissimo “Goldman Enviromental Prize” ed è stato ricevuto dal presidente Barack Obama in persona.
Vista la tematica dell’evento, sarebbe stato naturale il coinvolgimento di Ercolini; ma è evidente come la sua autorevolezza – oggi planetaria – è troppo ingombrante e d’intralcio per amministrazioni che puntano a costruire nuovi inceneritori ed impianti nocivi.
La proposta di legge popolare rifiuti zero – zero waste, per le quali stiamo raccogliendo le firme, impedirebbe la costruzione di nuovi inceneritori e permetterebbe lo start-up di tutte quelle buone pratiche che nemmeno riescono ad essere solamente affrontate, nel QBF.
Invitiamo tutti i cittadini, interessati alla difesa dell’ambiente, a presenziare al sit-in di protesta indetto dai comitati ambientalisti, previsto per domani, sabato 1 Giugno, davanti al Palazzo dei Portuali
Tra l’altro, a quell’ora, è atteso Alfredo De Girolamo, presidente toscano di Cispel, assertore dell’incenerimento dei rifiuti e alfiere dei processi di privatizzazione delle aziende pubbliche toscane (acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale), in barba ai risultati referendari.
Accludiamo e sottoscriviamo l’indignata lettera di Fabio Lucchesi, del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori:
“Sono Fabio Lucchesi, coordinatore regionale della proposta di legge d’iniziativa popolare per Rifiuti Zero, nonché collaboratore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori da diversi anni.
Pochi giorni fa, mentre discutevamo del futuro della gestione dei rifiuti con gli amici di Livorno, ho saputo dell’importante Festival che qui si tiene e che, ieri mattina, aveva un interessante dibattito sul progetto “eco-differenziamoci” a cui intervenivano l’Assessore all’Ambiente del comune di Livorno ed il direttore dell’azienda di raccolta rifiuti.
Vorrei far notare che il comune di Livorno ha aderito alla “Strategia Rifiuti Zero Entro il 2020” e che ha un proprio Osservatorio Verso Rifiuti Zero a cui partecipa anche Rossano Ercolini, presidente del Centro Ricerca Rifiuti Zero di cui faccio parte.
MI SONO QUINDI STUPITO CHE, IN UN’OCCASIONE SIMILE, NON FOSSIMO STATI INVITATI A PARLARE ANCHE NOI AI CITTADINI ED AI RAGAZZI DELLE SCUOLE COME RAPPRESENTANTI DI UNA STRATEGIA CHE IL COMMISSARIO EUROPEO ALL’AMBIENTE HA DEFINITO “POSSIBILE E AUSPICABILE” NON PIU’ DI UN MESE FA E CHE, SECONDO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ROSSI, DOVRA’ PARTECIPARE ALL’INNOVAZIONE DEL PIANO REGIONALE OGGI IN DISCUSSIONE.
Così ho proposto agli amici di Livorno di “colmare questa dimenticanza” proponendo di inserire un mio intervento nell’ambito del dibattito. MA SONO RIMASTO INCREDULO QUANDO GLI ORGANIZZATORI CI HANNO RISPOSTO CHE “ERA ORMAI TROPPO TARDI PER INSERIRE L’INTERVENTO”.
Mi sembra che UNA SCUSA DEL GENERE DAVVERO NON STIA IN PIEDI.
Evidentemente, devo dire a questo punto……NON SI TRATTAVA DI UNA DIMENTICANZA MA DI UNA VOLUTA ESCLUSIONE! IL COMUNE DI LIVORNO E’ ATTUALMENTE BEN AL DI SOTTO DEI LIMITI MINIMI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PREVISTI DALLA LEGGE DAL 2012 E PROPONE “ALLEGRAMENTE” DI CONTINUARE COSI’…..INCENERENDO ALLA GRANDE I RIFIUTI NELL’INCENERITORE DEL PICCHIANTI AVENDO APPENA RINUNCIATO ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MEGA-INCENERITORE (PER PURI MOTIVI ECONOMICI PER QUEL CHE CI RISULTA) E VOLENDO REALIZZARE NUOVE AREE DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI NOCIVI NELLA ZONA DEL CISTERNINO.
QUESTA STRATEGIA NON STA IN PIEDI NEPPURE DI FRONTE ALLA NUOVA “APERTURA A RIFIUTI ZERO” SOSTENUTA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ROSSI!!!!!
A questo punto è chiaro che la politica sbagliata del comune di Livorno pensa di continuare ad inquinare e far pagare di più i cittadini anche IMPEDENDO A CHI NON LA PENSA COME LORO DI PARLARE IN QUALSIASI CONSESSO UFFICIALE. Il messaggio, per la verità poco edificante, di fronte ai ragazzi delle scuole e al direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale è “TU NON ESISTI!”.
Ma non ci scoraggiamo, tanti sono i cittadini di Livorno che non accettano questi metodi anti-democratici e non vogliono continuare ad essere inquinati fino a non si sa quando!
VUOL DIRE CHE, ALLA PRIMA OCCASIONE, VI INVITEREMO NOI A DISCUTERE DI QUESTE COSE E, SPERIAMO, CI FARETE LA CORTESIA DI CONSIDERARCI UNA VOLTA TANTO!
CON POCA STIMA, FABIO LUCCHESI