Domenica 2 settembre di prima mattina, nonostante che il tempo sembrasse non promettere niente di buono, come attivisti del Meet Up LiVorno 5 Stelle siamo tornati alla Cala del Leone, praticamente un anno dopo: missione anche questa volta quella di pulire la spiaggia e la discesa a mare.
Rispetto al 2011 la situazione è purtroppo drasticamente peggiorata: sulla spiaggia abbiamo trovato alcuni cumuli di rifiuti con una quantità industriale di cicche di sigarette, il motore fuoribordo incastonato nelle rocce (nelle leggende almeno si trovavano epiche spade) è sempre dove l’avevamo ritrovato l’anno passato.
Ma il vero disastro è la discesa a mare: ci siamo imbattuti in decine di mini-discariche, dove tra l’altro abbiamo rinvenuto una macchinetta di videopoker, scassinata e svuotata e purtroppo pure dell’eternit che non eravamo attrezzati a rimuovere.
E dire che sul sentiero sono stati piazzati dei cartelli che invitano i bagnanti a conferire i propri rifiuti al cassonetto sulla strada!
Alla fine abbiamo così raccolto oltre venti sacchi (il triplo dell’anno passato) così che abbiamo riempito completamente il cassonetto posto sulla strada; abbiamo anche cercato di differenziare il più possibile; questo materiale è stato portato ad una batteria di multimateriale, poco lontana.
Lo scorso anno eravamo convinti che questa barbarie fosse causata da una minoranza dei bagnanti … lo siamo pure ora ma purtroppo non si tratta di pochi casi isolati; le fotografie del “prima” e del “dopo” sono chiarissime, inconfutabili.
L’associazione Mare Vivo è stata incaricata da A.AM.P.S. da qualche anno del ritiro dei sacchi di spazzatura alla Cala del Leone, Calignaia e Calafuria, via mare con un gommone, questo fino all’anno scorso: i sacchi venivano preparati da operatori della Cooplat.
Da quest’anno invece la pulizia delle spiagge della Cala del Leone e Calignaia spetta direttamente all’associazione (3 interventi settimanali e niente Calafuria) ma limitamente alla spiaggia.
Le discese a mare fanno infatti parte della “Riserva Naturale di Calafuria” e non sono quindi di competenza comunale ma della Provincia e del Corpo Forestale dello Stato; lungo l’Aurelia tale onere spetterebbe ad ANAS.
Enti locali davvero interessati a promuovere un turismo ecocompatibile avrebbero programmato una conferenza dei servizi, facendo sedere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati a questo tratto di costa, per affrontare tutte le problematiche, tipiche della stagione estiva (antincendio, pronto soccorso, pulizia, viabilità, etc).
Tornando a Mare Vivo quest’anno curiosamente le è stato impedito di disporre la batteria di bidoni, di qui i cartelli che invitano i bagnanti a portare via i propri rifiuti; aggiungiamo poi come Solaris, la società che si apprestava a gestire parte dell’arenile si impegnava a pulirlo, così come la discesa.
Maliziosi potrebbero trovare qualche nesso tra l’esplosione di rifiuti alla Cala del Leone di quest’anno e la mancata concessione ai privati, quasi una tempistica ad orologeria.
Come Meet Up eravamo, siamo e saremo assolutamente contrari ad un ulteriore privatizzazione della nostra costa, come la maggior parte dei livornesi ma per salvaguardare un bene comune come la nostra spiaggia serve l’impegno e la vigilanza di tutti.
Cosa fare? Serve sicuramente aumentare i controlli sanzionando chi non rispetta l’ambiente, non necessariamente con multe pecuniarie ma anche attraversando lavori socialmente utili (come ad esempio ripulire le spiagge e boschi). E in caso di reiterazione non esitare a denunciare per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.
Fino a qualche tempo fa le GAV della Provincia facevano dei controlli per reprimere comportamenti incivili, facendo al tempo stesso da deterrente; non vediamo perchè non possano tornare a vigilare sulla nostra preziosa costa.